Lo faccio o non lo faccio? Ma si, proviamo a confrontarci col mondo della stampa 3D!
Primo passo la raccolta di più informazioni utili a capire da dove, e soprattutto come, iniziare nel miglior modo possibile.
L’argomento si dimostra fin da subito decisamente vasto e pieno di possibili insidie, direi meno semplice di quanto immaginassi. I modelli di stampanti 3D disponibili sul mercato sono impossibili da contare: materiali con cui è reallizzata la struttura della stampante, dimensioni dell’area di stampa, matariali che possono utilizzati per la stampa, qualità dei componenti della stampante stessa, sono solo alcune della caratteristiche che possono rendere due stampanti apparentemente simili del tutto diverse.
Di base il concetto per la stampa 3D è relativamente semplice, un estrusore che trascina e scioglie il materiale che abbiamo deciso di utilizzare per le nostre stampe e un piano di stampa che si muove sui 3 assi X, Y, Z: larghezza, profondità e altezza. Leggendo e rileggendo vari forum e recensioni è però fin da subito possibile rendersi conto che per una teoria di base così semplice ci possono essere interpretazioni e soluzioni alquanto diverse tra loro e da queste nascono i molteplici modelli di stampante 3D che è possibile trovare sul mercato.
Credo sia corretto fare anche un’ulteriore precisazione, è un mondo open suorce… i tanti hanno infatti optato per soluzioni totalmemte fai fa te, dalle schede di controllo che possono essere dei semplici Arduino alle strutture realizzate con materiali di ogni tipo e dimensioni diverse.
Veniamo quindi al momento della scelta, i prezzi partivano da circa 100 euro per arrivare senza alcun problema a ben oltre 1.000 euro, ma volevo iniziare a muovere i primi passi quindi scelta abbastanza scontata, non oltre 150 euro… quindi una rapida ricerca e Amazon mi mostra l’ottima tra le più popolari la Geeetech I3 Pro W in kit di montaggio e in offerta con il 30% di sconto.
Clone o originale?
Un rapida occhiata ed è da subito possibile notare come la Geeetech I3 sia praticamente la copia della Prusa I3 … ma diciamo ad un decimo del costo!
La differenza di prezzo è, come ho scritto prima, determinata dalla qualità e dal tipo di materiali e di componenti utilizzati per la costruzione della stampante stessa. In questo caso per esempio noteremo fin da subito che la struttura della Geeetech è in multistrato da 6 mm mentre la Prusa originale è tutta in alluminio il che le conferisce una maggiore rigidità, altre differenze sostanziali sono l’estrusore e la scheda di controllo, ma io mi avvicino a questo mondo per la prima volta e non con scopi professionali.
Il kit della Geeetech va quindi più che bene!
Per quanto riguarda l’assemblaggio sono richeste buona manualità, qualche attrezzo di base, un paio d’ore di pazienza e naturalmente ci vengono in aiuto i video che la Geeetech ha messo online. Nulla di difficile, a dire il vero non vi nascondo che a lavoro ultimato vedere la stampante che ha preso forma, e prende vita muovendosi con disinvoltura sui 3 assi, mi ha regalato una buona dose di soddisfazione personale e gratificazione… in parole poche ero già un bambino contento col suo nuovo giocattolo appena montato e perfettamente funzionate!
Confesso che da assoluto neofita i problemi iniziali con la stampa non sono stati pochi ma alla fine devo riconoscere che un po’ di pazienza e tanto impegno sono riuscito a risolverli tutti senza difficoltà.
La parte che in assoluto ha richiesto pazienza, oltre a diverse prove, riguarda la calibrazione iniziale: consiglio vivamente di prendersi tutto il tempo possibile per effettuarla nel migliore dei modi, sarà proprio la calibrazione della stampante 3D a fare la differenza nella qualità delle stampe che effettueremo.
Una cattiva calibrazione del flusso di stampa può portare per esempio a stampe deformate, stampe con dimensioni poco precise o stampe con problemi di solidità. In rete è possibile trovare numerosi video e tutorial con medoti semplici per la calibrazione del flusso di stampa nelle stampanti 3D. Cosa importante da tener presente è che tale calibrazione dovrebbe essere fatta ad ogni cambio del filamento che andremo ad utilizzare per le nostre stampe.